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The Waverly Hills, Il Sanatorium infestato


Costruito nel 1910 a Louisville, nella contea di Jefferson, Kentucky, Waverley Hills Sanatorium sarebbe dovuto essere un centro per supportare la pandemia di tubercolosi che stava mietendo vittime in gran parte degli Stati Uniti a partire dalla fine del 1800. Da subito Waverley Hills è stato inondato con numerosi pazienti tanto da dover essere ampliato quasi immediatamente. Tra i nuovi reparti vi è stato costruito anche quello per bambini, non solo per quelli malati che erano stati colpiti dalla tubercolosi, ma anche per quelli i cui genitori erano in trattamento e non avevano nessun altro a prendersi cura di loro. Il tasso di mortalità per tubercolosi è stato eccezionalmente alto. L'edificio venne costruito su di una collinetta anche perchè si pensava che con il riposo, una dieta nutriente e molta aria fresca, si potessero avere risultati positivi per battere la malattia tanto che, i pazienti, venivano spesso lasciati fuori sul patio o addirittura in alcuni casi sui tetti in modo che potessero ricevere più aria possibile a prescindere dal tempo. Nei casi più disperati, per permettere una respirazione sufficiente venivano rimosse costole e tessuti muscolari così da limitare la pressioni sui polmoni permettendone una completa espansione, ma i risultati furono comunque disastrosi. I morti venivano immediatamente allontanati dalla struttura e sembra che per svolgere più velocemente questa prassi e salvaguardare gli altri pazienti, venisse usata una vecchia galleria risalente a qualche secolo prima che dalla collina arrivava a valle, la galleria era formata da una lunga rampa da dove i cadaveri, ma anche quei malati che erano ormai vicino alla morte, venivano fatti scendere percorrendo quello che poi venne ribattezzato come “Death Tunnel”. Il numero di morti che percorsero quel tunnel non è mai stato chiaro, dati più attendibili sembrano indicarne un numero vicino ai 10.000, ma molti sostengono che il numero fosse decisamente più alto, vicino ai 60.000. Dal 1930, grazie anche ai primi vaccini, la malattia denominata anche “morte bianca” incominciò a diminuire fino a che, nel 1961, il Sanatorium venne fatto chiudere, ma la sua chiusura durò meno di un anno, venendo convertito in ospedale psichiatrico, il Woodhaven Geriatrics Sanitarium, altra stuttura dove la morte avveniva a causa di pratiche barbare al limite della tortura. Di questi ultimi accadimenti rimangono le testimonianze dei pochi sopravvissuti agli elettroshok ed ai maltrattamenti. Dal 1982 l'edificio è in stato di abbandono, dimora di molti senza tetto, ma anche se la struttura sembra appartenere ad un tempo passato, molte sono le storie e le testimonianze che raccontano di incontri paranormali all'interno delle mura, incontri con chi da quel luogo sembra non essersene mai andato tanto da essere considerato da molti l'ospedale più infestato al mondo. Sia gente del paese che guide sono state le prime a testimoniare strane apparizioni e voci di bambini.

I racconti riguarderebbero molte “presenze” a partire da quella di una figura che sembrerebbe indossare un camice bianco e che si aggirerebbe nella zona delle cucine che, nei momenti del suo passaggio, si inonderebbe di profumi di alimenti in cottura come quello di pane appena sfornato.

Molti i fantasmi di bambini. Al terzo piano sembrerebbe affacciarsi una bambina per guardare fuori oltre che vederla correre lungo il corridoio del piano. Al quarto piano invece ci sarebbe “Timmy” nome di fantasia assegnato a questo fantasma bambino che verrebbe visto sempre giocare con una palla o se ne possono udire le risate riecheggiare nelle sale, ma è il quinto piano a quanto pare ad essere la zona più “calda” in fatto di apparizioni e rumori inquietanti soprattutto la stanza 502. In questa stanza si concentrano numerose segnalazioni, da semplici sussurri, a vere voci che dicono di USCIRE ad ombre che si aggirano fino a persone rimaste chiuse al suo interno durante la visita perchè la porta più volte sembra chiudersi da sola. Questa stanza sembrerebbe aver visto, non solo l'atrocità della tubercolosi, ma anche dei suicidi come quello di un'infermiera che, nel 1928, si è impiccata forse perchè schiacciata dalla vergogna di portare in grembo un figlio illegittimo avuto fuori dal matrimonio con uno dei medici, ma anche quello di un'altra giovane infermiera che dalla finestra di quella stanza, quattro anni dopo, si gettò, per alcuni spinta, ma sicuramente subendo morte violenta. Di storie ce ne sarebbero ancora molte, ma una foto ha sicuramente fatto scalpore, quella dove una donna in abito bianco sembrerebbe uscire da una delle stanze del quinto piano, secondo molti sarebbe lo spirito di Mary Lee, l'infermiera impiccatasi nel 1928 a conferma che le storie raccontate forse hanno un fondamento di verità.

L'intero sito è stato recentemente acquistato da una coppia di privati con l'intento di riaprire il complesso come hotel resort a quattro stelle soprattutto per gli appassionati del paranormale e cacciatori di fantasmi, quindi se voleste approfondire e capire se quanto raccontato ha un minimo di verità non vi rimane che prenotare.

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