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Gli Ammons e la casa dei Demoni


Spesso accade, ed è successo anche a noi, che quando sentiamo di presunte possessioni ci ritornano in mente scene tratte dal film “l'Esorcista” che, nella maggior parte dei casi, non corrispondono alla verità dei fatti, ma pochi anni fa un caso ha spiazzato un'intera comunità, infatti la storia non veniva semplicemente raccontata dagli abitanti della famiglia o da pseudo esperti del paranormale, ma bensì da agenti di polizia, medici ed assistenti sociali che rendono la vicenda molto credibile e, a suo modo, una prova che qualcosa di malvagio possa realmente esistere.

Siamo nel novembre 2011 a Gary nell'Indiana e la famiglia Ammons, costituita dalla 32enne Latoya, da i tre figli di 7, 9 e 12 anni e dalla madre di lei, si è appena trasferita in una piccola casa ad un piano in Carolina street. Tutto inizialmente sembrava procedere normalmente, le uniche a creare problemi erano delle fastidiose mosche che, ogni tanto in modo inaspettato ed improvviso, riempivano numerose alcune stanze della casa nonostante il clima fosse già rigido e quindi inadatto per loro, ma la cosa durò solo per un breve periodo. Cosa più singolare invece avvenne qualche settimana dopo quando, Latoya, trova delle orme bagnate nel seminterrato. Il primo pensiero fu che, causa la neve fuori, i bambini avevano portato del ghiaccio con le scarpe che poi si era sciolto, ma i ragazzi negarono di essere scesi con le scarpe sporche nel seminterrato. Questi ritrovamenti di orme bagnate proseguirono arrivando a manifestarsi anche nel salone, a queste poi si aggiunsero anche rumori di passi provenienti dal seminterrato. La situazione si stava facendo misteriosa, ma Latoya cercò di non dare troppo peso alla faccenda fino a quando le cose presero purtroppo una piega inaspettata. Il 10 marzo 2012 gli Ammons invitarono degli amici per una ricorrenza a loro cara. In tarda ora sentirono provenire dalla stanza dove stava riposando la figlia di Latoya delle grida. Accorsi a vedere cosa stesse succedendo si trovarono difronte ad un evento tanto inspiegabile quanto terrificante. La ragazza era sospesa sopra il suo letto. Disorientati, tutti cercarono immediatamente di riportare la ragazza giù nel suo letto interrompendo questa levitazione, ma senza risultato, allora si misero in preghiera ottenendo quanto sperato, la ragazza lentamente tornò sdraiata al suo posto. Svegliatasi, la ragazza non ricordava nulla dell'accaduto e neanche di aver gridato. Latoya e sua madre incominciarono ad essere prese da forti timori, ma le loro condizioni economiche non gli permettevano un nuovo trasloco e per tanto furono costrette a convivere con le loro paure, inutile dire che gli amici presenti quella sera non ne vollero più sapere di entrare in quella casa per dare sostegno alla famiglia. A questo punto pensarono che le persone più adatte ad aiutarle a capire cosa stesse succedendo in quella casa potevano essere specialisti del paranormale. Si affidarono ad alcuni medium che giunsero alle stesse conclusioni: nella casa erano presenti numerosi demoni, si arrivò a dare persino una cifra che vedeva circa duecento presenze maligne. Difronte a quella sconcertante rivelazione, molti furono i consigli per la famiglia, dal creare piccoli altari in casa, al lavaggio continuo di mani con acqua benedetta con successivo segnare la fronte per i più piccoli fino all'utilizzo di foglie di Salvia da bruciare insieme a dello zolfo da spargere in tutta casa nel tentativo di limitare l'influenza del male su di loro, ma sembrava che qualsiasi cosa facessero non aveva alcun effetto sulle presenze che occupavano la casa, i bambini soprattutto sembravano essere i più perseguitati. Molti furono i casi dove Latoya vide i propri figli rivolgersi verso qualcuno o qualcosa non fisicamente presente in quel momento, un caso su tutti poi la spaventò moltissimo quando vide uno dei suoi figli venire gettato violentemente a terra dopo che questo si stava stranamente rivolgendo ad un armadio. Il risultato furono delle forti contusioni con vistosi lividi. Latoya non pote' fare altro che chiamare il medico di famiglia per curare le ferite del figlio nonostante fosse cosciente che tali segni potevano indicare una qualche violenza domestica. Provò a spiegare gli avvenimenti al medico, ma questo, come era prevedibile, segnalò il caso ai servizi sociali obbligando anche la donna a dei controlli psichiatrici che però diedero esito negativo. Tutto sembrava contro Latoya, ma gli avvenimenti incominciarono ad essere talmente più espliciti che molti giudizi cambiarono. Su uno dei referti del medico di famiglia, tornato a visitare la famiglia, viene annotato ufficialmente che vide realmente uno dei ragazzi venire sollevato e sbattuto contro il muro senza che nessuno lo toccasse, ma non fu l'unico. L'assistente sociale giunta a controllare la situazione della famiglia dichiarò che, mentre era intenta a porre domande alla madre, sentì uno dei figli più piccoli alle sue spalle iniziare a ringhiare, voltatasi vide il piccolo in preda a qualche crisi, infatti aveva gli occhi completamente girati mostrando solo il bianco senza pupille ed in quello stato si gettò verso il collo del fratello più grande. Solo l'intervento degli adulti evitarono al piccolo di strangolare il fratello, ma tolte le mani lui, con voce profonda e innaturale, disse che era giunto il tempo di uccidere. L'assistente a questo punto portò immediatamente i bambini in ospedale per dei controlli e qui, con anche un'infermiera ed un medico a dare ulteriore testimonianza, videro il piccolo assumere un'espressione strana ed inquietante e subito dopo lo videro camminare indietro riuscendo a salire persino su una parete fino al soffitto per poi ricadere a terra perfettamente in piedi. Difronte a questo evento descritto in modo accurato nel referto dell'assistente sociale, i medici dell'ospedale decisero di andare insieme alla polizia ad osservare più da vicino la famiglia Ammons direttamente nella loro casa. Qui i poliziotti iniziarono a fare dei rilevamenti mentre i medici visitarono i membri della famiglia, ma tutti sostennero che dentro la casa si sentivano minacciati ed osservati provando un innaturale senso di paura. Il capo della polizia sentì i racconti dei suoi uomini ed essendo scettico su queste cose li definì sciocchezze. Decise quindi lui stesso di andare con una pattuglia ad indagare, approfittando dell'assenza della famiglia in casa, ma una volta giunto sul posto, nonostante si limitò a girare intorno alla casa senza entrarvi, sentì le stesse inquietanti sensazioni e non solo, su uno degli scatti dei suoi uomini verso l'abitazione sembrava essere rimasta impressa la figura di una delle presenze.

Anche l'ufficiale alla fine si trovò ad ammettere che quello che stava succedendo in quella casa era tutto vero e che adesso anche lui credeva. Nel maggio del 2012 si decise di far giungere nella casa un prete esorcista, il reverendo Michael Maginot. Questo incominciò a benedire casa, ma quando scese nel seminterrato dichiarò di aver visto uno strano liquido fuoriuscire dal pavimento e, nello stesso momento, si sentì alitare sul collo come se qualcuno fosse subito dietro di lui. Preso da un attacco di panico uscì di corsa dalla casa, ma il suo incubo non finì li infatti a quanto pare, da quel momento incominciò ad avere problemi di salute con strani segni e rossori che gli apparvero sulla pelle fino al rompersi di diverse ossa in modo inspiegabile come se queste fossero diventate estremamente fragili. Sentiva su di lui la pressione del maligno e si convinse che ci fosse bisogno di un esorcismo, ma per questo ci sarebbe stato bisogno del benestare del vescovo di Gary che invece era di tutt'altro avviso. A padre Maginot non rimase altro che provare con un esorcismo minore al quale non serviva il benestare del vescovo. A questo esorcismo parteciparono anche due agenti che scrissero nel loro rapporto di come, in quelle due ore, erano continuamente convinti che in quella stanza ci fosse qualcun altro oltre a loro avvertendo, in più di un'occasione, forti respiri riscaldargli il collo e di come erano coscienti che non sarebbero stati in grado di potersi difendere difronte ad una concreta minaccia. Spinto anche dai racconti della polizia, il vescovo alla fine concesse il permesso di effettuare anche un esorcismo superiore, primo caso per la cittadina di Gary. Ci vollero ben tre esorcismi fino a che le sensazioni di oppressione sparissero.

Alla fine l'incubo cessò.

Medici, infermieri, l'agente sociale, polizia e religiosi, sono stati tutti testimoni e concordi che in quella casa vi erano presenze maligne ed ognuno di loro pote' raccontare almeno un evento paranormale.

La famiglia Ammons, aiutata anche da qualche piccola somma di denaro ottenuta da alcune interviste, riuscì finalmente a traslocare lasciando definitivamente la casa nonostante questa fosse stata liberata da qualsiasi presenza come oggi confermano gli attuali proprietari che l'acquistarono per il prezzo vantaggioso a cui fu venduta.

Possibile che fosse un'allucinazione collettiva? Possibile che stimati professionisti di vari settori siano tutti da considerare testimoni inattendibili perché spettatori di fatti inspiegabili come riportato nei loro referti? Sicuramente chi non ha vissuto quelle situazioni potrà cercare di darsi qualsiasi risposta, ma delle volte la risposta più semplice è proprio quella che si palesa davanti ai nostri occhi e sta solo a noi cercare di tenerli aperti senza voltare lo sguardo.

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